Quote di CO2, Emission Trading System (EU ETS) e compensazione delle emissioni. Che cosa sono questi “sistemi”? Iniziamo con l’EU ETS che sta per Emissions Trading System che è “il primo, e tuttora il più grande, sistema internazionale per lo scambio di quote di emissione al mondo”. Sostanzialmente si tratta di un “mercato europeo del carbonio” in cui i produttori possono acquistare e vendere quote per regolare le loro emissioni di CO2. Il fatto è che questo “mercato” è diventato una calamita per speculatori.
Ma se finora l’ETS era sconosciuto ai più e percepito come qualcosa di lontano che riguardava solo le grosse aziende, preparatevi, perché con l’ETS2 questo sistema si espanderà in altri ambiti che riguardano ancora più da vicino i cittadini (e i loro portafogli). Infatti dal 2027 questo sistema si applicherà anche ai trasporti privati, al riscaldamento degli edifici, allo smaltimento di rifiuti e al traffico marittimo. Con quali conseguenze? Ulteriori aumenti dei prezzi di gas e benzina: se il prezzo della CO2 raggiungerà i 200 euro a quota (cosa probabile visto che i ricercatori stimano prezzi dai 100 a 300 euro a quota nei prossimi anni) tradotto in soldoni significa un sovrapprezzo di 53 centesimi per litro di gasolio e 47 centesimi per litro di benzina.
In questo servizio, oltre agli schemi obbligatori imposti dai governi, analizziamo anche il mercato volontario della CO2 (le aziende e multinazionali che dichiarano di “compensare la loro CO2 emessa”) e i distopici progetti di chi vorrebbe implementare in futuro le “Quote personali di CO2”.